FAQ IDS

Domande e Risposte dal mondo dell’imballaggio, offerte da Imballaggi del Sole Srl.
Suggerimenti per la scelta dell’imballaggio più idoneo. Definizioni terminologie imballaggio. Consigli pratici per gli imballi.

Cosa s'intende per bancali EPAL-EUR?

[…] I primi esempi di interscambiabilità dell’attrezzatura si ebbero anche grazie alla collaborazione delle più grandi imprese ferroviarie che procedettero all’approvvigionamento di pallet in grande numero, marcandone con il loro logo sui piedini, accompagnandolo dalla scritta “EUR” inserita in un ovale. Identico passo venne fatto dalle grandi aziende che lo utilizzarono in parte anche a scopo pubblicitario grazie sempre alla presenza del marchio impresso a fuoco sul legno.

La sempre maggior importanza del pallet nel movimento internazionale delle merci è stato anche per la prima volta preso in considerazione dalle autorità della CEE con l’emanazione, il 9 dicembre 1960, della prima convenzione relativa al trattamento doganale dei pallet; in questa sede si decise per la prima volta che l’attrezzo poteva entrare ed uscire liberamente dagli stati membri senza essere soggetto ad imposta daziaria.

Già in questo primo stadio vennero decise delle caratteristiche minime comuni in fatto di qualità dei materiali utilizzati e l’armonizzazione ha continuato fino ai giorni nostri e fino all’emanazione delle specifiche tecniche, attualmente in uso, che un pallet deve rispettare per potersi fregiare del logo registrato (EPAL-EUR). Nell’ultima revisione regolamentare sono stati tenute in particolare considerazione le tematiche relative all’ecologia e alla sicurezza sanitaria. L’appartenenza del pallet al gruppo più recente ed approvato è garantito dalla presenza, in accoppiata dell’ovale precedente “EUR” e di quello “EPAL”.

Il secondo passo è stato quello di armonizzare tra loro i pallet e i mezzi di trasporto destinati a caricarli.

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Quando scegliere il BolleAria?

Per avvolgere prodotti voluminosi. Grazie al materiale in politene a bolle aria soffice ed impermeabile si adatta alla forma dei prodotti ed offre una protezione ottimale.

Perché utilizzare il cartone triplo pesante?

Maggiore resistenza. Ben 1050/mq anziché 625/mq. Consente un maggior riempimento. Fino a 100 Kg. Affidabile pallettizzazione. Resistenza all’impilamento in kg superiore in media dell80% rispetto il normale cartone triplo. Raccomandato per Pallet 80-100.

Quali sono i tipi di nastro adesivo da imballo?

I vari tipi di nastro adesivo per imballo o chiusura scatole si differenziamo fra loro per il supporto (PVC o PPL ) e per il tipo di colla. La colla più appiccicosa, adatta ad ogni tipo di materiale (carta, plastica, vetro…) è quella in gomma naturale. Gli altri tipi di colla sono la colla acrilica, adatta per applicazioni in cui la colla deve tenere anche per molti anni, e la colla hot melt, adatta per le nastratrici automatiche.

I nastri adesivi più adatti all’utilizzo con uno stendinastro, generalmente nella misura classica di 5 cm per 66 metri sono:

Nastro adesivo in polipropilene “PP” (PPL) con colla in gomma naturale: è il tipo più economico, è rumoroso allo srotolamento, va tagliato con uno stendinastro o una lama.

Nastro adesivo in polivinilcloruro “PVC” con colla in gomma naturale, più spesso del PPL e molto rigido, è più costoso, è silenzioso allo srotolamento, può essere spezzato più facilmente, anche con le mani senza usare una lama.

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Quale nastro adesivo da imballaggio scegliere?

Il nastro in PVC è idoneo per ogni applicazione, non crea problemi al magazziniere, attacca su ogni tipo di materiale, ma è più costoso: è consigliabile quando il magazziniere deve lavorare di fretta o in posizioni scomode o su materiali difficili.

Il nastro in PPL con colla in gomma naturale è molto appiccicoso (è la stessa colla usata per il PVC). Il supporto in PPL è elastico, per cui se il nastro viene allungato nella fase di applicazione tende a ritornare alla lunghezza originaria. In questo ritorno elastico le alette del nastro vengono tirate e le molecole di colla delle alette vengono distaccate dalla scatola: tutti i nastri in PPL patiscono il ritorno elastico, e vanno pertanto applicati con attenzione.

Se ben applicato è un nastro eccellente come rapporto qualità/prezzo.

Il nastro in PPL con colla acrilica ha un prezzo superiore a quello con colla in gomma naturale, ed è meno appiccicoso. I suoi pregi sono la silenziosità, l’alta trasparenza della colla e soprattutto la lunga tenuta della colla nel tempo.

Il nastro in PPL con colla hot melt è rumoroso e si srotola molto facilmente: è difficile da applicare con un dispenser manuale (a volte si srotola troppo e intasa il dispenser): è un nastro adatto soprattutto all’utilizzo con le nastratrici automatiche.

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Cosa significa Pluriball?

pluriball e tendinastroIl Pluriball (o Airball o Bubblewrap) è probabilmente l’imballo ammortizzante più economico e diffuso nel mondo. È molto usato per proteggere dagli urti oggetti fragili; in commercio, ve ne sono di diversi tipi e categorie: varia lo spessore (35 g/m2 – 150 g/m2) e la dimensione delle bolle (piccole, grandi o microbolle).

La grammatura standard è di 115 gr/m², e si possono utilizzare bobine in altezza da 15 a 300 cm. Il pluriball standard può essere fornito anche in fogli a misura o in rotoli pretagliati. É indispensabile utilizzare una grammatura standard quando il pluriball serve anche come materiale di riempimento della scatola.

La grammatura leggera, con vari nomi commerciali fra cui Bollabì, abitualmente compresa fra i 50 e i 60 gr/m² viene realizzata utilizzando un film barriera, che garantisce una impermeabilità all’aria, e quindi una tenuta della bolla simile a quella della grammatura standard da 115 gr/m². I vantaggi della grammatura leggera sono un minor peso e un minor ingombro della bobina, un costo a metro quadro più basso, e una minore immissione di materiali da imballaggio nel ciclo dei recuperi.

Il pluriball in grammatura leggera viene anche abbinato ad un foglio in politene alta densità, per creare un pluriball a tre strati, con la bolla a sandwich fra due strati lisci: questa applicazione viene utilizzata per realizzare buste e sacchetti

Oltre che con il politene, il pluriball a grammatura ridotta viene accoppiato ad altri materiali, quali la carta, il cartene, il FOAM (politene espanso), il tessuto o l’alluminio, così da adattarsi meglio alle esigenze dell’utilizzatore.

Il pluriball può essere sostituito dal film di polietilene espanso (PE espanso) ondulato di spessore compreso tra i 3,5 mm e i 4,5 mm. Il vantaggio di questo materiale, oltre ad una maggiore leggerezza (compresa tra i 40 gr/m² e i 100 gr/m²) è la particolare microcellulazione, che impedisce alle bolle tipiche del pluriball di scoppiare o sgonfiarsi. Anche il PE espanso antigraffio e antiurto, può essere accoppiato a film particolari che rendono la superficie uniforme e ulteriormente protettiva.

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Quando scegliere il Polifrene?

bollearia

Per spedire oggetti compatti, fragili e poco pesanti. Offre una protezione leggera, di mantenimento. Protegge senza graffiare, le superfici lucide, in plastica e laccate.

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